In memoria di Paolo Bernardi

La Società Idrologica Italiana si unisce al dolore dei familiari, e in particolare del figlio – e socio – Guido, per la scomparsa di Paolo Bernardi, che è stato tra i nostri Soci Fondatori. Paolo ha sempre sostenuto la Società e le iniziative a favore della diffusione delle scienze idrologiche e ha avuto un ruolo fondamentale nell’idrologia operativa in Italia, in particolare in riferimento alla cultura del monitoraggio, trasmissione e archiviazione dei dati.

Riportiamo sotto un pensiero del Presidente Onorario della SII, Prof. Ezio Todini, che a Paolo era molto legato.

È con profondo dolore che dobbiamo annunciare che il 26 Agosto l’Ing. Paolo Bernardi ci ha lasciati.

Paolo non è stato né un cattedratico né uno studioso di Idrologia, ma ha operato con successo nel settore idrologico sin dalla fine degli anni ’70 ed ha avuto il pregio di contribuire al salvataggio dell’inestimabile patrimonio di dati idrologici del nostro paese.

Dopo aver fondato con altri due soci la CAE Srl (oggi SpA) ha studiato, in collaborazione con il Geom. Enrico Cerioni Reparto telemisure dell’Ufficio Reno, e prodotto i primi strumenti idrologici italiani totalmente elettronici, a partire dal tele-pluviometro, completando il tutto con innovative centraline di interrogazione e raccolta dati.

Quando era prossima la dissoluzione degli Uffici Idrografici, Paolo Bernardi in qualità, più che di Presidente della CAE, di consigliere e quasi un “confessore” dei dirigenti dei suddetti uffici, ha avuto l’idea di suggerire, non solo gli strumenti più innovativi ed opportuni per la raccolta e l’archiviazione dei dati idrologici, ma anche e soprattutto, l’elaborazione e la stampa degli Annali Idrologici fornendo un servizio senza soluzione di continuità, quando allora gli uffici appositi non erano in grado di garantirne la pubblicazione.

Successivamente, ha sempre intuito e introdotto sul mercato prodotti innovativi. Dalle reti di trasmissione dati che permettevano la riconfigurazione automatica per superare problemi di interferenze e cattiva qualità dei dati trasmessi, ai misuratori di livello basati sugli ultrasuoni per finire con i sensori a microonde per la misura della velocità e la portata di moto vario dei corsi d’acqua.

La CAE Spa da lui presieduta e diretta fino a pochi anni fa si è inoltre sempre più affermata anche in ambito internazionale curando l’installazione di reti di monitoraggio idrometeorologico in diversi paesi dell’Europa, Asia, America Latina ed Africa.

Possiamo essere orgogliosi, per il servizio che lui e la CAE hanno reso all’Idrologia e all’Italia che è oggi una delle nazioni più progredite da un punto di vista della strumentazione idrologica e delle reti che ad oggi coprono tutto il territorio nazionale.

Grazie Paolo

Ezio Todini

Presidente Onorario SII

Bologna, 11 settembre 2023