Le Giornate dell’Idrologia della Società Idrologica Italiana (SII) 2024, appuntamento annuale della SII, si sono svolte a Udine dal 24 al 26 giugno 2024, presso il Palazzo Di Toppo Wassermann di Via Gemona, 92.
Le Giornate sono state organizzate dal Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura (DPIA) dell’Università degli Studi di Udine, con il sostegno del Consorzio Interuniversitario per l’Idrologia (CINID) e della fondazione di partenariato esteso Multi-risk science for resilient communities under a changing climate (RETURN).
Come nella scorsa edizione, l’inizio delle Giornate è stato preceduto dal meeting annuale e all’attività di discussione dei giovani ricercatori appartenenti alla Young Hydrologic Society – Italia (YHS-IT).
Le Giornate si sono aperte con i saluti istituzionali di Eleonora Meloni, Assessore a Ambiente, Energia, Orti Urbani e Contratti di Fiume del Comune di Udine, Alessandro Gasparetto, Direttore del DPIA, Marco Petti, Decano e Coordinatore della sezione Ingegneria Civile e Ambientale del DPIA, Elena Toth, Presidente della SII e Elisa Arnone, Coordinatrice del Comitato Organizzatore locale.
Le tematiche affrontate hanno riguardato le scienze idrologiche in relazione alla gestione delle risorse idriche in scenari di cambiamento, alla osservazione e descrizione degli eventi idrologici estremi, alla modellazione idrologica per la previsione e la gestione del rischio idrologico, ai processi idrologici nell’analisi del dissesto geomorfologico, al monitoraggio idro-meteorologico. Sintetizzando l’evento in numeri, le Giornate sono state caratterizzate da:
- 2 sessioni poster
- 5 sessioni orali
- 32 contributi scientifici con presentazione orale
- 66 contributi scientifici con presentazione poster e relativa flash-presentation
- 98 contributi scientifici nel complesso
- 156 iscritti tra soci ordinari, istituzionali, studenti e donatori
Le sessioni poster hanno riscosso un notevole riscontro scientifico, avviando una vivace discussione tra autori e colleghi.
Commosso e significativo è stato il ricordo del Prof. Pasquale Versace in occasione del conferimento del titolo alla memoria di socio onorario.
Le Giornate sono state l’occasione per l’assegnazione di due premi: il premio “Florisa Melone”, alla sua settima edizione, ed il premio “Paolo Bernardi”, alla sua prima edizione. Il premio “Florisa Melone” è stato assegnato al progetto “IDRATARE: IDrologia, idRAulica, e geomeTriA a supporto dell’iRrigazione a scorrimento superficialE”, proposto dal Cosimo Peruzzi (ISPRA) e da Fabiola Gangi (Università degli Studi di Milano). Il premio “Paolo Bernardi” è stato assegnato al progetto “Sviluppo e integrazione di tecnologie basate su acquisizione di immagini per il monitoraggio dei piccoli bacini idrografici: la MagicHydroBox”, proposto da Simone Noto (Università degli Studi della Tuscia) e Nicola Durighetto (Università degli Studi di Padova).
L’evento si è chiuso con l’incontro tra Comunità scientifica ed Enti territoriali in occasione della Tavola Rotonda che si è svolta mercoledì 26 giugno sul tema “La gestione delle acque in condizioni di emergenze climatiche: la risposta della comunità idrologica al territorio”, coordinata da Matteo Nicolini, dell’Università degli Studi di Udine. Alla tavola hanno partecipato: Massimo Battiston, Direttore generale di CAFC S.p.A.; Massimo Canali, Direttore della Direzione Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile della Regione Autonoma FVG; Armando Di Nardo, Direttore generale del Consorzio di Bonifica della Pianura Friulana; Matteo Ippolito, rappresentante della YHS-IT; Daniele Luis, Direttore generale del Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia; Fulvio Stel, Direttore Tecnico Scientifico di ARPA-FVG; Elena Toth, Presidente della SII; Massimiliano Zanet, Direttore generale del Consorzio di Bonifica Cellina-Meduna.
Durante l’incontro si è discusso delle strategie adottate dagli Enti territoriali preposti per far fronte alle criticità emerse durante lo stato di sofferenza idrica causato dal deficit pluviometrico degli anni 2021 e 2022 e di una pianificazione resiliente alle sfide derivanti dalle emergenze climatiche. È stata condivisa la necessità di una interazione continua tra comunità accademica ed enti ai fini di una continua innovazione in termini di risorse metodologiche, risorse tecnologiche, database e di formazione di nuovo personale.